Qui di seguito, l’incipit della storia inventata dai ragazzi della III E della Scuola media Gemelli, di Milano.
Sulla banchina della metropolitana, come ogni giorno alla stessa ora, si poteva intravedere tra la folla lui, Derek, il ragazzo emo. O così l’avreste descritto a vederlo dall’esterno… piercing emo, borchie emo e tutti i segni caratteristici di una sofferenza tipicamente emo.
E Derek effettivamente soffriva. Soffriva di brutto. Soffriva e nascondeva il suo dolore sotto le cortine della sua frangia emo. Il ragazzo emo era innamorato. Ma il suo cuore non batteva solo per una ragazza… il cuore del ragazzo emo batteva per il beat della musica pop. La ascoltava negli auricolari a volume 18.
Sentirsi diviso tra emo e pop, emo e pop, rappresentava per Derek una sofferenza senza fine… come fare per conciliare queste due anime, per risolvere il conflitto che lo torturava?
D’improvviso l’ispirazione: avrebbe dovuto dare inizio a una rivoluzionaria nuova corrente musicale… l’emop! Ma come fare? Da dove partire per realizzare questa visione?