Giona l'aquilone


Era il giorno di Natale e sotto l’albero c’erano tanti regali con pacchetti colorati e bei fiocchi, d’oro e d’argento.
I bambini della famiglia Rossi erano così emozionati che non sapevano quali aprire per primi. Naturalmente, sui pacchetti c’erano i nomi, così era facile capire per chi erano.
C’era, però, in un angolo una scatola un po’ triste, senza carta colorata e senza nastro. Era finita, non si sa come, dietro l’albero; forse l’aveva spinta con il muso Pluto, il cane della famiglia Rossi e nessuno l’aveva aperta. I bambini andarono a letto con i loro giochi nuovi la scatola rimase lì, da sola, abbandonata e delusa.
Chissà cosa c’era dentro… proviamo a guardare: sorpresa! Dentro alla scatola c’era un aquilone di carta bianca, piegato per bene, e una confezione di barattoli di colori.
Passarono i giorni e l’aquilone si svegliava ogni mattina sperando che qualcuno lo liberasse dalla scatola, ma niente. Nessuno si accorgeva di lui. Il suo desiderio più grande era uscire dalla scatola e potersi tuffare nei colori… ma come fare?
Un bel giorno, il cane Pluto si avvicinò alla scatola e sentì una vocina che diceva: “Pluto! Pluto! Aiutami ad uscire di qui. Sono Giona l’Aquilone e sono stufo di stare piegato e, sopratutto, di non avere colori addosso”. Senza colori non poteva volare.
Ci penso io, Giona, non preoccuparti”. Rispose Pluto.
Così dicendo spinse la scatola in mezzo al salotto.
La mamma la vide e pensò di metterla via per l’anno dopo, perchè per quel Natale i regali erano già stati molti. No!
Pluto non poteva permetterlo e così, quando la mamma mise la scatola sull’armadio, Pluto la fece cadere.
Cadendo, la scatola si aprì e i barattoli di colore si rovesciarono sul pavimento.
Proprio in quel momento arrivarono i bambini da scuola e…

Continua anche tu la storia come hanno fatto al laboratorio i bambini della 1B della scuola Tito Speri di Milano!


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