Leggere e scrivere è il mio mestiere. Sono una traduttrice e le parole degli altri mi accompagnano tutti i giorni. Ho affrontato autori e generi molto diversi, ma è alla Grande Fabbrica delle Parole che ho trovato gli scrittori più originali e sinceri che mi siano mai capitati, oltre che i più giovani!
È un privilegio poter assistere alla nascita di un’idea, al desiderio di trasformarla in una storia vera e propria e allo stupore dei bambini e dei ragazzi, quando realizzano di essere davvero in grado di farlo. Anche se a scuola proprio non ce la fanno, se l’italiano è una lingua nuova e complicata, se i libri poi, sono tutti troppo lunghi e noiosi.
C’è chi scopre che scrivere è divertente, ma al tempo stesso una cosa seria, e chi capisce che è una porta che si apre e non un muro da scalare. Succede tutte le settimane ai laboratori.