Vincenzo Latronico, lo scrittore dall’ingegno multiforme
E’ nato a Roma nel 1984. Vive a Milano.
Ha studiato prima lettere, poi filosofia; ha lavorato per un anno a un dottorato di ricerca, ma poi ha smesso.
Fra le altre cose, ha tradotto opere di P. G. Wodehouse, Hanif Kureishi (con Ivan Cotroneo), Markus Miessen, Maxence Fermine, Seth Price, Daniel Spoerri, A.A.Ammons, Max Beerbohm e Rudolf Carnap (con Renato Pettoello).
Il suo primo romanzo, Ginnastica e rivoluzione, è uscito per Bompiani nel 2008, e uscirà in Grecia alla fine del 2011. Il secondo, La cospirazione delle colombe, è uscito nel maggio 2011.
Sempre per Bompiani ha pubblicato, nel giugno 2009, un testo teatrale, Linee guida sulla ferocia.
Ha scritto, con un aiuto combinatorio di Raymond Queneau, una collezione di 32.768 racconti d’amore, che in forme diverse esiste in italiano, inglese e tedesco.
Ha condotto per un anno una rubrica quasi satirica su Radio Onda d’Urto, Mai più soli, in cui riceveva alcune comunicazioni da parte di Kurt Vonnegut, dall’aldilà.
Ha curato una sezione letteraria nell’edizione 2010 di Artissima, e un seminario (quasi) permanente sull’autofiction nello spazio milanese di Kaleidoscope. Ha scritto di arte su Domus, Kaleidoscope, Flash Art e frieze.