La mattina del diciannove dicembre il fagiolo Salmo si svegliò presto. Mentre scostava il piumone di alghe, sul fondo del mare dove si era trasferito da poco, stava giusto albeggiando.
Si sentiva gonfio, il fagiolo.
“Sono aumentato ancora!” Disse, cercando di togliersi il pigiama che gli andava strettissimo.
Anche quella notte, Salmo era aumentato di diversi centimetri.
“Di questo passo a Natale dovrò chiedere i vestiti in prestito alle balene”. Che vivevano lì vicino, per fortuna.
Ma il fagiolo aveva altro per la testa quel giorno.
“Sei mesi. Mancano solo sei mesi e io non ho ancora trovato il biglietto!”.
Sentiva l’ansia salire, ogni volta che pensava al Concerto di giugno.
Aveva chiesto a tutti e in tutti i posti: alla colonia dei gamberi Emo, ai pesci spatola di Assago, alle parrucche di mare che abitavano un po’ più in giù nella sua stessa conca.
Continua anche tu la storia inventata dagli studenti della 3E dell’Istituto Borsi che sono venuti a trovarci nella nostra nuova sede!