Cosa succede se invece dei bambini sono i volontari a partecipare al laboratorio?


Alla Grande Fabbrica delle Parole ce lo siamo chiesti spesso. E, da bravi tessitori di trame, non potevamo certo rimanere con il dubbio: per questo abbiamo chiesto ai nostri volontari di smettere il loro ruolo per un giorno, partecipando al laboratorio come se fossero alunni di una classe.

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Dopo aver scelto gli ingredienti della storia, uno sguardo ai fogli bianchi, da riempire mano a mano di piccoli tratti: parole.

Tra betoniere con le artriti, bimbi sperduti e occhiali volanti abbiamo seguito il filo della pellicola di Bred, bradipo veloce, attore di un film muto, di “quelli che poi sono tutti veloci”. Abbiamo raccolto i petali delle rose per Greta Garbo, che Bred aveva perso tornando velocissimo dal fioraio. Lo abbiamo ritrovato arrabbiato e confuso: quando si corre così, può capitare di perdere la memoria. E siamo stati davvero fieri di lui quando ha inaugurato la sua ditta di trasporti più spedita di Hollywood.

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E grazie ad Alex Miozzi, abbiamo anche avuto l’onore di assistere alla nascita della copertina del libro che abbiamo scritto. Tutti, insieme.

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