Cronache dalla Grande Fabbrica: la Storia Infinita


Se siete venuti a trovarci in fiera a Fa’ la cosa giusta! l’avete sicuramente vista: il primo giorno era solo un enorme foglio bianco, poi riga dopo riga, l’ultimo giorno era talmente lunga che abbiamo deciso di calarla dal soffitto!

È la Storia Infinita che avete scritto, chi una parola, chi intere frasi; in italiano e in inglese.
Ma come finirà? Be’… buona lettura!

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 La Storia Infinita

C’era una volta un luogo magico…
Nei pressi di un lago salato e pieno di ninfee. Era abitato da numerose creature: il pesce verde, la tartaruga serena e un drago magico. Tutti insieme giocavano allegramente a creare nuove pozioni magiche.

Ma un giorno la strega Kiribu avvelenò il lago e tutti gli animali diventarono blu come tutto il mondo circostante. Sparirono tutti i colori, dal giallo del sole al rosso dei pomodori, fino al verde dei prati. Il mondo si era uniformato ad un unico colore: blu.

Nessun eroe né cavaliere poteva ridare al mondo i colori perduti, ma c’era un solo modo. The good witch Kiki could save the world so the dragon set out to find her [La buona strega Kiki avrebbe potuto salvare il mondo, così il drago decise di cercarla].

Salì sulla sua moto tutta blu. Attraversò mari blu, laghi blu, pianure blu, e infine arrivò dalla strega, nella sua casa, un castello tutto rosso. Ma prima di arrivare dalla strega dovette sorpassare alcuni ostacoli: balle di fieno, rotoli di lava, e grossi ponti neri neri fatti di liquirizia e anche le libellule flambé che avevano la testa infuocata inzuppata di grappa e si nutrivano solo di pan di zenzero. C’erano anche i fiori teneroni che non lasciavano passare nessuno. Erano davvero feroci, perché appena qualcuno si avvicinava iniziavano a ruggire in fiorese.

Ad un certo punto una ciambella parlante, blu, gli indicò la strada e si recò al castello. Ma mentre stava andando un’altra ciambella aggiunse: “se la strega ti vedrà ti mette nei sotterranei”. Rispose il drago: “io non ho paura di proseguire il cammino”. E si diresse verso il castello.

Dopo un po’ incontrò un pasticcino e gli disse: “Cosa fai? Non dirmi che vai dalla strega!” Il drago non lo ascolto e li mangiò. “Che buono” disse il drago.

Nel suo cammino incontrò un ippopotamo di nome Ippo, amico del caro pasticcino e chiese al drago di restituirgli il suo amico: “Drago! Io sono Ippo! Dovrai restituirmi il mio amico! Non era commestibile! Con il mio scudo le tue fiamme non mi fanno paura!” Ma il drago ignorò anche lui e lo mangiò.

Il drago non sapeva però che il pasticcino e l’ippopotamo erano complici della strega. Ora si trovava in grave pericolo. Dopo un po’ la strega lo venne a sapere e mandò guardie e spie per tenerlo sotto controllo (TANANANA!) e venne un giorno colorato che tutti festeggiroano in allegria e spensieratezza con tutti gli amici e i bimbi.

Il giorno dopo arrivò un drago con 20 teste e 40 zampe che mangiò mezza città ma dopo un minuto morì (aveva fatto indigestione!) Per fortuna i cittadini non erano stati digeriti quindi è bastato tagliarli la panza per liberarli tutti.

Quando furono tutti liberi costruirono una nuova città piena di mongolfiere. Ma la strega Kiki morì e i cattivi vinsero ma arrivarono 50 cavalieri in groppa ai loro cavalli per proteggere il castello. Il re era stato rapito dalla sorella della strega che aveva dei draghi.

I 50 eroi si organizzarono e inventarono una macchina fantasmagorica per salvare il re. Un falegname, un fabbro e un maestro d’ascia li aiutarono lavorando giorno e notte. Ma durante la notte arrivò una fata che fece scomparire, con la bacchetta magica, tutte le armi e invece sparse una schiuma col sapore di fragole che fece diventare tutti più buoni. Così, almeno per un po’, le armi furono dimenticate. Al mattino arrivò un cuoco che cucinò per tutti una ottima colazione vegana naturalmente!!

Ma il vegano non piaceva a nessuno perché era troppo futuristico per l’epoca allora li venne un’idea di fare amicizia con un povero anche se prima era ricchissimo ma non riusciva a fare amicizia allora trovò una casa con tante ragnatela ma andava lo stesso bene e faceva molte feste con molti amici e li piaceva molto però poi finì pure tutti quei soldi allora decise di andare a vivere con gli altri allora dopo un anno costruirono una villa soltanto i poveri andarono a vivere là con lui era il capo di questa villa ma alcuni giorni andavano a chiedere soldi per ii suoi amici per arricchire la sua villa ma a un tratto si accorse che non ci stavano più. Allora dopo un mese decise di costruire in ogni città una villa così ci potevano stare e si fece aiutare da tutti i suoi amici e li disse di andare in tutte le città persino a Mercurio.

Cominciarono a costruire la villa e cominciarono ad usarla. Era una casa davvero gigante! Finalmente c’era abbastanza spazio per tutti! Nella camera più grande abitavano i suoi uomini, e proprio lì accanto c’era anche la camera dei bambini. Che meraviglia!! Finalmente, una meravigliosa occasione per ritrovarsi tra cugini. Ogni anno, ogni estate, tutti a casa dei nonni per rivedersi, per condividere momenti felici…

Ad un certo punto arrivò una nube nera che fece diventare tutti tristi tristi e arrabbiati, ma non solo lì, in tutto il mondo e i bambini decidono di fare qualcosa. Tutti i bimbi aiutati dai pelouches Pinguino e Lumaca inforcano i colori, le tempere, le matite e dipingono il mondo più bello di sempre. Pieno di colori, di emozioni, di vita di pace e allegria. Ma come spesso accade tra gli uomini, i genitori di ogni bimbo si misero a litigare perché ognuno diceva che il bimbo più bravo era stato il proprio: “Ma guarda il mio piccolo che pennellate artistiche!” “Ma che dici se sembrano fatte da una zampa di gallina monca!”, “Guardate e imparate dal mio che lui, sì, che è un vero artista”. Insomma gli adulti avevano rovinato tutto!

I bambini decisero di far fare pace agli adulti. Avevano un piano infallibile! Prima di tutto avrebbero dovuto creare tutti insieme qualcosa di meraviglioso, si organizzò una gita al lago compresi tutti gli adulti per fare amicizia.

Quindi andarono tutti in bici perché era una bella giornata. Ma arrivati al lago il tempo cambiò. Il cielo diventò a macchie verdi e nere e le biciclette iniziarono a volare in cielo. Erano dirette verso un pianeta lontanissimo…

 

La Grande Fabbrica delle Parole è un laboratorio gratuito di scrittura creativa per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie, primo in Italia a ispirarsi al modello 826 Valencia, scuola di scrittura no-profit creata dallo scrittore Dave Eggers e dall’educatrice Ninive Calegari. Dal 2009 a oggi più di 5000 bambini hanno partecipato gratuitamente ai nostri laboratori.

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