Quando, ormai nel lontano 2009 La Grande Fabbrica delle Parole muoveva i primi passi, quando ancora era un progetto pilota in piena evoluzione, il primo scrittore ad aver regalato il proprio tempo e a credere, nel progetto, è stato Giorgio Fontana.
E da allora è sempre stato al fianco della Grande Fabbrica delle Parole.

Senza troppo clamore, senza troppe formalità ma con molti fatti. Come lui stesso ha dichiarato in un’ intervista: “Non mi piace prendermi sul serio. Mi piace fare sul serio”.
Potremmo raccontare di quando Giorgio Fontana si è prestato come protagonista di uno spassoso fumetto, in combutta con la disegnatrice Désirée Gedda, o delle interviste fatte con i bambini, o delle volte in cui è venuto al laboratorio a scrivere le storie insieme a loro. Di come ha sostenuto La grande raccolta fondi, in tutti i modi in cui poteva farlo: parlandone, scrivendone e contribuendo in prima persona mettendo in palio una passeggiata per via Padova in sua compagnia.
Potremmo raccontare ancora moltissimi, di questi aneddoti; ma quello che più ci preme in questo momento, è dirgli quanto siamo felici per la sua vittoria al Campiello. Dirgli che se c’è una persona che se la merita, è proprio lui. Dirgli che ieri, quando abbiamo letto la notizia, siamo saltati in piedi sulle sedie. E tutto questo perché sappiamo, che per Giorgio Fontana, questo successo è solo “un prestito di fiducia sul lavoro futuro, una grossa pacca sulla spalla. Un’enorme soddisfazione, ma soprattutto lo slancio per lavorare duro e scrivere meglio”.
Congratulazioni, Giorgio.