La bellissima lettera della Scuola Quasimodo alla Grande Fabbrica delle Parole


Quando l’anno scorso ho proposto per la prima volta alla IC un laboratorio di scrittura, la reazione è stata: «Uffa prof, usciamo per fare un testo, che noia! Non possiamo fare qualcosa di più divertente?»

Appena arrivati però, hanno avuto subito la sensazione che si trattasse di qualcosa di diverso e l’avventura ha avuto inizio: le foto per la quarta di copertina del libro che avrebbero scritto proprio loro, la ricerca del personaggio protagonista, di luoghi, di sogni, di idee…

Ed ecco come per magia nascere una storia, tante storie, tanti libri, di tanti piccoli scrittori.

«Ma è divertente prof! Ci torniamo? Che bello scrivere, non è noioso!»

Quando quest’anno siamo tornati alla Grande Fabbrica delle Parole, le sorprese non erano ancora finite. Che tutti, proprio tutti, erano piccoli grandi scrittori avevano già avuto modo di impararlo. Ma poeti? Chi lo avrebbe mai detto? Questa la scoperta del secondo incontro!

Come insegnante ho assistito ai laboratori di scrittura e, con grande sorpresa e piacere, ho potuto notare come, in un contesto diverso da quello scolastico, anche i ragazzi che normalmente hanno più difficoltà ad esprimersi e ad emergere, non solo hanno prodotto, ma hanno voluto leggere e condividere i loro scritti con i compagni.

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La forza di questi laboratori è quella di riuscire ad includere tutti, al di là della provenienza e della competenza linguistica. Rappresentano uno spazio dove ognuno può esprimersi liberamente, senza alcun giudizio, dove tutti si sentono accolti e valorizzati nel proprio essere unici.

La scuola pubblica vede incontrarsi ragazzi provenienti da realtà diverse. Alcuni hanno già in famiglia la possibilità di ricevere stimoli diversi. Per altri, invece, la scuola rappresenta l’unica opportunità di vivere determinate esperienze. Uno spazio come quello della Grande Fabbrica delle Parole, aperto a tutti e in grado di offrire a tutti gratuitamente la possibilità di esprimersi e di avvicinarsi alla scrittura in modo nuovo, al di là della ricaduta didattica, ha anche un valore formativo e sociale.

Per questo sento di ringraziare quanti contribuiscono affinché questi laboratori siano offerti a tanti ragazzi.

 

Milano, 20/02/2014                                                                          Rosa Murgante

 

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