Chi vive al piano di mezzo tra uno studente di scienze con piani catastrofici e l’ex astronauta malato di nostalgia, porta porta con un serial killer? Nella surrealtà di un condominio unico al mondo, si svolge il noir uscito dalle menti della 1F (e dalla penna di Gianni Biondillo).
C’era una volta una ragazza depressa, che viveva in un condominio molto strano.
Per capirci: il suo vicino di condominio era un serial killer che non usciva mai di casa senza la sua motosega. Al piano di sopra abitava uno studente di scienze che aveva un cane con gli occhiali, al piano terra, invece viveva da molti anni un ex astronauta che aveva fatto un viaggio sulla luna. Insomma, proprio un bel condominio! E, sul tetto di casa, gironzolava sempre un gatto freddoloso che amava moltissimo le sfilate di moda.
C’è una cosa che dovete sapere di lei: aveva un segreto segretissimo, che non diceva mai a nessuno. Era una telepate! Ma quello non è il suo vero segreto segretissimo. Ce n’è un altro, molto più segretissimissimo: aveva un sacco di cerume nelle orecchie. Infatti, invece di sentire con le orecchie sentiva direttamente nelle menti altrui.
Ma la cosa era una vera maledizione: appena tornava a casa, dopo aver comprato il pane, tanto per dire, e saliva le scale, sentiva sempre quello che pensavano i vicini: ad esempio l’ex astronauta avrebbe tanto voluto fare un viaggio su Marte, ma ormai era troppo vecchio. Poi Geltrude saliva le scale e, mentre scendeva dalla rampa il serial killer, sentiva le cose che pensava (non ve le posso riferire).
Ma quel che più imbarazzava Geltrude (che razza di nome!) erano i pensieri dello studente di scienze.
“Odio tutti quanti” pensava, “un giorno li ucciderò tutti, avvelenando l’acquedotto!”
Il vero problema era che se Geltrude fosse andata dalla polizia, nessuno le avrebbe creduto!
Finalmente, però, una mattina, Geltrude comprese che una soluzione in realtà c’era. Bastava solo che lei…
Continua anche tu la storia come hanno fatto i ragazzi della 1F della scuola Quintino di Vona di Milano al laboratorio, insieme allo scrittore Gianni Biondillo!
Una risposta a “La ragazza del piano di mezzo”
[…] Francesca viene aiutata anche da “scrittori veri”. Ad esempio, quando è stata scritta questa storia, alla quale anch’io ho partecipato (non come bambina, anche se avrei voluto), è intervenuto Gianni Biondillo