Lampedusa, la biblioteca per bambini che verrà


Giuseppina Ottieri è presidente dell’associazione Il Fazzoletto di Perle e volontaria di Ibby Italia – International Board on Books for Young People –, associazione no-profit internazionale che ha in progetto la costruzione di una biblioteca per bambini italiani e migranti sull’isola di Lampedusa. Per realizzarlo ha raccolto silent books da 70 paesi del mondo.

Qui, il racconto dell’esperienza diretta di Giuseppina sull’isola.

Luce bianca accecante. E Vento. Vento che trasporta suoni, semi, nuvole, pioggia. Fischia tra i rami, ulula nella notte, sussurra dolcemente. Ma la prima volta che sono arrivata a Lampedusa taceva. Era fortissimo eppure taceva. Niente gli si opponeva. La strada era bianca, e deserta. Silenziosa. Solo una volontaria Ibby camminava verso il mare. Il suo sorriso mi ha indicato la strada per la biblioteca. Sugli scalini di legno dormiva un cane. Un cittadino di Lampedusa. Mi occupo da anni di relazione con gli animali e il mio interesse per il progetto Ibby Italia di costruire una biblioteca per bambini e ragazzi a Lampedusa nasce da lontano. Nasce dall’idea che la nostra identità non è autarchica ma si realizza nel dialogo con il diverso da noi. Che le relazioni che intrecciamo sono responsabili della costruzione di quello che siamo. E che per entrare in una relazione dobbiamo come varcare una soglia. Lampedusa è una grande soglia. La porta d’Europa, il luogo di confine con altre culture. E può essere quello che sogna Deborah Soria, coraggiosa e tenace promotrice del progetto di Ibby Italia: “Lampedusa è la luna dove metti piede dopo aver sofferto tanto. I migranti vivono l’illusione di tutti i viaggiatori che tutto sarà più facile da Lampedusa in poi. Per questo deluderli, respingerli, rinchiuderli è così grave e traumatico! Per i bambini lo è ancora di più. Una biblioteca in un luogo del genere rappresenta una mano tesa. Io immagino che un bambino che attraversa il mare e trova un libro ad incontrarlo, delle figure, degli spazi per immaginare il futuro, proseguirà meglio il suo viaggio.”IBBY – International Board on Books for Young People – è un’organizzazione no-profit fondata in Svizzera nel 1953. È una rete internazionale di persone, che provengono da oltre 70 paesi, impegnate nel facilitare l’incontro tra libri, bambini e ragazzi.Dal 15 al 22 Novembre di quest’anno 40 volontari Ibby hanno dato vita ad una settimana di eventi e attività in collaborazione con ARCI, Amnesty International, AITR (Associazione Italiana del Turismo responsabile), Legambiente, Terre Des Hommes e Libera che, assieme a Ibby, stanno sostenendo le scelte coraggiose e le radicali idee di cambiamento della nuova amministrazione di Lampedusa.

Biblioteca di Lampedusa - foto di Laura Corrado
Biblioteca di Lampedusa – foto di Laura Corrado

Forse a qualcuno può sembrare che a Lampedusa e nel mondo c’è bisogno prima di altro che di biblioteche. Ma a Lampedusa abbiamo ascoltato i racconti dei sopravvissuti alla tragedia del 3 ottobre e le testimonianze di chi lavora con i bambini eritrei e siriani scampati ad un regime che sta distruggendo la cultura e l’immaginazione per annullare in questo modo un intero popolo. In Eritrea gli intellettuali sono stati i primi ad essere sterminati. L’Eritrea è l’unica nazione al mondo in cui non esiste una università. In Siria la persecuzione e il terrore in cui vivono prima di tutti i bambini sono iniziati quando 7 piccoli sognatori hanno scritto su un muro la parola FREEDOM. E’ stato un bambino a portarmi a Lampedusa. Un bambino che è nato proprio sui muri, a Napoli, dalla fantasia, dalla matita e dalla bomboletta dell’artista e writer Totore Nilo. Un bambino che sa viaggiare nel tempo e nello spazio, attraverso luoghi abbandonati dall’uomo, dove trovano rifugio creature e oggetti che nessun altro riesce a vedere, un mondo parallelo eppure sotto gli occhi di tutti, un giardino sottratto al controllo dell’uomo dove finalmente può regnare ed essere valorizzata la (bio)diversità. Questo bambino si chiama Etor ed è il protagonista delle Storie che hanno partecipato da tutta Italia ad un Concorso letterario che con il suo creatore abbiamo organizzato a sostegno del progetto di Ibby Italia: Raccontami Etor. Della storia vincitrice, che sarà illustrata da Totore Nilo e pubblicata da una casa editrice siciliana, verrà realizzato un silent book, un libro senza parole, come quelli che Ibby Italia ha raccolto da oltre 70 paesi nel mondo e che sono destinati alla biblioteca per bambini e ragazzi di Lampedusa, libri che possano dare gioia, conforto e accoglienza anche a chi non parla la nostra lingua. I Silent book come mediatori di relazione. I cani come mediatori di relazione. Entrambi offrono libertà di campo espressivo, richiedono co-costruzione del senso, ci immergono in un processo di ibridazione e di continua metamorfosi in cui la nostra identità si costruisce, si percepisce e trova espressione. Cani e Silent, e vento e luce, sono stati silenziose presenze durante tutti i giorni del Camp. Tra le voci dei bambini, i sorrisi dei volontari e i trilli gioiosi della scrittrice eritrea Ribka Sibhatu. A Lampedusa, la porta dell’Europa, esiste una espressione con cui ci si rivolge affettuosamente a chi si vuole bene: ‘o Scia’, fiato, vento, respiro del mio respiro. Siate parte di questo respiro. Sostenete questo progetto. La biblioteca non deve restare solo un bel sogno e per essere costruita ha bisogno di scaffali, di libri, di una sede adeguata. Credete nel potere dell’immaginazione per cambiare cose terribili. Date una speranza a chi sta lottando.

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