La Grande Fabbrica delle Parole è un laboratorio gratuito di scrittura creativa per scuole elementari e medie, aperto a tutti ma rivolto particolarmente ai bambini e ai ragazzi a rischio di marginalizzazione culturale.
A partire dal motto de La Grande Fabbrica delle Parole, abbiamo inaugurato una rubrica sull’accessibilità, in cui esplorare concretamente un mondo senza barriere fisiche, sociali e soprattutto culturali. Un luogo in cui a tutti i bambini e non solo sia garantito il diritto di espressione attraverso il gioco, la scrittura e la lettura. E lo faremo a partire dai contributi di persone che quel mondo l’hanno attraversato, ognuno a modo suo. Perché le parole sono per tutti, nessuno escluso.
L’articolo di questo mese è di Sante Bandirali che spiega come i libri siano un organismo, dove tutte le componenti dal testo alle illustrazioni, dal formato ai materiali interagiscono con le altre. E dal rinforzo reciproco di tutte le parti, il libro si può trasformare in strumento d’inclusione.
Vi aspettiamo il prossimo 10 maggio con un altro contributo!
Non libri per bambini speciali ma libri speciali per tutti i bambini
I libri in simboli hanno rappresentato fin dall’inizio una componente essenziale della casa editrice uovonero: sono albi illustrati che usano le tecniche della comunicazione aumentativa e alternativa. È stata la consapevolezza dell’importanza di offrire libri come questi ai piccoli lettori italiani a spingere me, Enza Crivelli e Lorenza Pozzi ad avventurarci in questo progetto editoriale, a fornirci lo stimolo necessario a trasformare un sogno in una realtà.
Eppure, all’inizio tutto sembrava volerci scoraggiare: i rari tentativi fatti in precedenza erano falliti; alcuni esperti di comunicazione aumentativa e alternativa a cui abbiamo chiesto collaborazione ci hanno risposto con un secco rifiuto; e il mercato editoriale risentiva già pesantemente della crisi economica e la nascita di una nuova sigla editoriale sembrava a molti una scelta azzardata.
Fortunatamente, i due anni trascorsi a sviluppare il progetto, una competenza interna dovuta all’esperta Enza (che è responsabile scientifica di uovonero), uniti a una certa testardaggine connaturata ci hanno convinto che un tentativo meritava di essere fatto.
L’iniziale considerazione fu che la lettura è un diritto di tutti, ma ci sono bambini che non riescono a esercitare questo diritto a causa delle loro difficoltà di accesso al libro tradizionale; per loro dobbiamo progettare albi che abbattano le barriere e che diventino uno strumento d’inclusione. Non libri speciali per bambini speciali, dunque, ma libri speciali per tutti i bambini, libri pensati per essere condivisi e non bei prodotti a uso esclusivo che finiscano per erigere altri muri: le gabbie dorate non sono esattamente l’idea di libertà che abbiamo. Nella realizzazione di questo obiettivo ci ha aiutato moltissimo la concezione del libro come un organismo, dove tutte le sue componenti (testo, illustrazioni, formato, materiali) interagiscono con le altre in un rapporto di reciproco rinforzo.
Le scelte che abbiamo fatto nascono da questa concezione. Innanzitutto, abbiamo attinto esclusivamente al repertorio delle fiabe classiche, le quali costituiscono il fondamento della cultura infantile, così ricche di archetipi e di concetti universali da essere un prezioso strumento di crescita. Visto che questi albi sono spesso i primi a essere letti da bambini con difficoltà di lettura o in età prescolare, ci è sembrato naturale basarci su queste fiabe. Il testo subisce dapprima una riduzione in quattordici scene (il numero di tavole illustrate di ciascun albo), poi una semplificazione sintattica e infine una simbolizzazione col sistema PCS (Picture Communication Symbols), che fra quelli più diffusi presenta il maggior grado di trasparenza, nel senso che rappresenta oggetti e azioni in modo particolarmente figurativo e di semplice riconoscibilità. L’impostazione grafica è studiata in modo da non svantaggiare nessun lettore, né chi ricorre esclusivamente ai simboli, né chi legge solo il testo verbale, né chi ha bisogno di combinare i due codici. Il testo è posto in pagine dal fondo avoriato, per evitare il fastidio spesso derivante dall’abbagliamento del foglio bianco.
Il lavoro con gli illustratori tiene conto della leggibilità dell’immagine e della sua qualità estetica, che non deve risultare limitata dalla prima. Chiediamo di non introdurre troppi elementi di disturbo, di fare illustrazioni semplici e di mantenere uno stile figurativo descrittivo del testo a cui si riferiscono le immagini. In base al livello di complessità del testo cresce anche la complessità dell’immagine, pur sempre nel rispetto di questi criteri.
Poiché il libro è anche un oggetto materiale e l’aspetto con cui si presenta è parte integrante dell’organismo di cui parlavo sopra, realizziamo i nostri nell’esclusivo formato sfogliafacile®, una particolare sagomatura delle pagine studiata per agevolare i più piccoli o i bambini con difficoltà nella motricità fine a voltare le pagine di cartone degli albi.
I libri in simboli si sono rivelati ottimi strumenti di lavoro inclusivo nelle classi della scuola materna e primaria, di terapia, di insegnamento a bambini di origine straniera e ai loro genitori.
Sono convinto che uno dei segreti del successo dei nostri libri sia l’avere sempre avuto come primo punto di riferimento i bambini, i loro gusti, le loro esigenze e le loro caratteristiche: sono stati loro, infatti, i bambini che frequentano il polo di neuropsichiatria infantile “Il Tubero” dell’Anffas Crema, di cui Enza è responsabile per l’autismo, a scegliere fra le diverse sagomature sfogliafacile® dei prototipi che abbiamo realizzato e fra i diversi stili di illustrazione proposti.
Consigli di lettura:
1. Storia del signor Sommer, di Patrick Süskind (Longanesi, 1992).
2. Storie per bambini, di Peter Bichsel (Marcos y Marcos, 2002)
3. Bartleby lo scrivano, di Hermann Melville (Feltrinelli, 2008)
Sante Bandirali è editore e traduttore. Nel 2010 ha fondato, con Enza Crivelli e Lorenza Pozzi, la casa editrice uovonero, per la quale cura la collana i geodi (albi illustrati e narrativa) e abbecedanze (romanzi ad alta leggibilità). Per uovonero ha tradotto fra l’altro le opera omnia di Siobhan Dowd (Premio Andersen 2012 per Il mistero del London Eye e finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2016 per Il riscatto di Dond) e la serie Hank Zipzer il Superdisastro di Henry Winkler e Lin Oliver (Premio Asti d’Appello Junior 2015 e Premio Microeditoria di Qualità 2015). Come scrittore ha pubblicato nel 2012 la raccolta di racconti EAN 13 e altri disastri per le Edizioni Uroboros.
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La Grande Fabbrica delle Parole è un laboratorio gratuito di scrittura creativa per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie, primo in Italia a ispirarsi al modello 826 Valencia, scuola di scrittura no-profit creata dallo scrittore Dave Eggers e dall’educatrice Ninive Calegari. Dal 2009 a oggi più di 5000 bambini hanno partecipato gratuitamente ai nostri laboratori.