I bambini s’incontrano
sulla spiaggia di mondi senza fine.
Su di loro l’infinito cielo
è silenzioso, l’acqua s’increspa.
Con grida e danze s’incontrano i bambini
sulla spiaggia di mondi senza fine.
Fanno castelli di sabbia
e giocano con vuote conchiglie.
Con foglie secche intessono barchette
e sorridendo le fanno galleggiare
sull’immensa distesa del mare.
I bambini giocano sulla riva dei mondi.
Non sanno nuotare,
non sanno gettare le reti.
I pescatori si tuffano a pescare
le perle dal fondo del mare,
nelle navi viaggiano i mercanti,
mentre raccolgono i bambini
sassolini che poi gettano via.
Non cercano tesori nascosti,
non sanno gettare le reti.
Il mare s’increspa di sorrisi
e la spiaggia dolcemente risuona.
Le onde che portano la morte
cantano ai bambini nenie senza senso
come fa la madre
quando culla la sua creatura.
Il mare gioca coi bambini
e la spiaggia dolcemente risuona.
S’incontrano i bambini
sulla riva di mondi senza fine.
Vaga la tempesta
per il cielo dai molti sentieri,
naufragano navi
nell’acqua dai molti sentieri,
la morte è in giro e giocano i bambini.
C’è un grande convegno di bambini
sulla spiaggia di mondi senza fine.
Rabindranath Tagore, Poesie – “Gitanjali” e “Il Giardiniere”, Newton Compton, Roma 1971, 1979/6 (“Gitanjali” n° LX, pp. 105-106).