Questa settimana, le storie del laboratorio di scrittura sembrano aver preso una piega scatologica. Come finirà tra Rossella la bambina e la bambola Rossella?
C’è una bambola che si chiama Rossella. Fa la cacca d’oro, e la fa sopratutto nell’asilo in cui vive.
Tutti i bambini giocano spesso con Rossella, ma lei preferisce giocare con una bambina che si chiama Rossella pure lei. Anche alla bambina che si chiama Rossella piace la bambola Rossella. E nemmeno sa che fa la cacca d’oro. La bambina che si chiama Rossella che gioca con la bambola che si chiama Rossella avrebbe tanto voluto avere una sorella. Ma non l’ha avuta. Così per consolarsi gioca con la bambola che si chiama Rossella.
La bambola che si chiama Rossella vorrebbe fare tantissima cacca e darla tutta a Rossella, la bambina. Che d’ora in poi chiameremo per comodità Rossella B. Rossella B, non l’avevamo ancora detto, è povera, poverissima!
Almeno fino al giorno in cui, aperta la porta del suo armadietto all’asilo, una super sorpresa! Lo trova pieno di cacca d’oro: Rossella B ora è ricca, ricchissima!
“Da dove viene tutta questa cacca d’oro?!”, si chiede. Nell’impossibilità oggettiva di scoprirlo, Rossella B si infila la cacca d’oro nello zainetto e corre al suo asilo preferito, un asilo superlusso con piscine e lavagne di diamante!
Rossella, la bambola, è felice: ma subito dopo è triste. “Ho fatto felice Rossella B, pensa, ma ho fatto infelice me! Con chi giocherò ora?”. Infatti, Rossella B s’è dimenticata subito di Rossella. Ora pensa solo ai bagni in piscina e alle nuove bambole dell’asilo superlusso.
Rossella, la bambola Rossella, piange. Piange e fa la cacca. Non è più cacca d’oro: ora è cacca normale. La tristezza l’ha fatta diventare così, una comune, semplice cacca…
Continua anche tu la storia come hanno fatto al laboratorio i bambini della 5B della scuola Bottego di Milano!