Dalla sinergia tra la fantasia dei giovanissimi scrittori della 4A e la penna di Susanna Bissoli, ospite speciale a La Grande Fabbrica delle Parole: una storia imperdibile!
Uno scoiattolo viveva in una tana in mezzo al mare, alle Hawai. Il suo nome era Frank.
Se la spassava alla grande, stava sempre in costume da bagno a cavallo del tronco galleggiante di un albero gigantesco e sgranocchiava noccioline.
Un giorno mentre era lì sdraiato a godersi il sole sentì qualcuno parlare una strana lingua. Aprì gli occhi e vide sospesi sopra di lui tre esseri alti una Greta con tre occhi, quattro antenne e mille gambette sottili sottili, due mani a forma di mutande e due lingue blu e occhiali da sole alla Ray Charles. Erano appesi a una fune che pendeva da un astronabus metallico a forma di mutande a braghetta. Frank fece un salto sul tronco e gli andò di traverso una nocciolina.
– Sfgxujdju, jhfrhsjs dft?, disse uno dei tre, quello con un paio di mutande rosse in testa che doveva essere il capo.
– Ehhhhh?, disse il nostro scoiattolo.
– Tu sei Frank, lo scoiattolo hawaiano?, disse il capo muovendo l’altra lingua.
Frank era così sorpreso che fu capace solo di annuire.
– Ma che bel costumino che hai!, dissero in coro quelli che non avevano ancora parlato.
– Una cosuccia, disse Frank e arrossì.
– Ma da dov’è che venite voi?, disse dopo un po’.
– Dal pianeta “Mutande 2”, ti andrebbe di fare un giro con noi? Ti piacerebbe, è pieno di noccioline.
– Ok, andiamo, disse Frank improvvisamente entusiasta, – è tanto che non faccio un viaggetto.
– Però dovresti metterti il costume in testa, sennò pensano che sei strano.
– Ok, disse Frank, – nessun problema. Però posso tra un po’. Adesso mi vergogno.
– No problem, disse quello con le mutande rosse in testa.
Il viaggio era così lungo che si addormentò e mentre dormiva gli rubarono il costume.
– Scusa, gli dissero al risveglio, ci serve per ristabilire l’energia sul nostro pianeta.
– Siete così scemi da pensare che porti con me le mie mutande magiche? Le ho nascoste giù sulla terra. Credete di essere i primi che mi vogliono rubare il costume? Non è la prima volta che mi sveglio nudo.
Continua anche tu la storia come hanno fatto i bambini della 4B della scuola Nolli Arquati di Milano al laboratorio, insieme alla scrittrice Susanna Bissoli!